Covid-19 e infortunio sul lavoro: Antenna Sud 13 intervista Michele Fatigato

Su Antenna Sud 13 è andato in onda un servizio in materia di Covid-19 e infortuni sul lavoro contenente un’intervista al nostro partner Michele Fatigato, avvocato giuslavorista. La problematica è particolarmente sentita sul territorio pugliese: nella sola provincia di Foggia, sono stati infatti denunciati 1.391 casi di infortuni sul lavoro.

Secondo l’avv. Fatigato, la criticità principale è legata alla gestione dei contagi dei dipendenti sul posto di lavoro. Perché si possa configurare il caso di infortuno sul lavoro, secondo le linee guida INAIL, è sufficiente che l’attività lavorativa rientri tra quelle in cui è più probabile contrarre il virus. In questo caso, è dirimente il certificato che il dipendente trasmette al proprio datore di lavoro: se si tratta di un certificato di malattia, il dipendente sta implicitamente dichiarando di aver contratto l’infezione nell’ambito della propria sfera personale, nel caso in cui invece venga redatto un certificato di infortunio, il dipendente afferma che, per maggiore probabilità, l’infezione sia stata contratta sul luogo di lavoro e conseguentemente sia da trattarsi come infortunio.

Altra criticità è legata al rapporto tra tutela della privacy del lavoratore e necessità di comunicare ai contatti interni all’azienda del lavoratore risultato positivo il possibile rischio. In questo caso, Fatigato afferma che il datore di lavoro può comunicare agli altri dipendenti l’esistenza di un caso Covid interno all’azienda, ma tutelando i dati personali del lavoratore positivo.

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